Visitare Nuoro in bicicletta significa attraversare i secoli sulla propria macchina del tempo a due ruote e vivere un’esperienza che arricchisce lo spirito al ritmo del proprio corpo.
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Un viaggio che comincia nella preistoria tra le antiche sepolture chiamate Domus de janas che, secondo la tradizione, ospitano misteriose fate, e prosegue fra i tesori del museo archeologico, testimoni della vita, delle arcane credenze e dell’arte degli uomini che hanno abitato questi luoghi nei millenni. Potrete conoscere gli usi e i costumi di questo antico popolo nel principale museo etnografico della Sardegna. Tra le tortuose stradine del centro storico scoprirete le tradizionali case con cortile del rione Santu Predu e le chiese che raccontano la storia della città dal medioevo al XIX secolo. Avrete l’opportunità di passeggiare all’interno di una vera e propria opera d’arte urbanistica: piazza Sebastiano Satta, dedicata al grande poeta nuorese e realizzata da uno dei maggiori artisti sardi di tutti i tempi, Costantino Nivola. Nell’abitazione del premio Nobel per la letteratura, Grazia Deledda, rivivrete le storie e respirerete i profumi che hanno accompagnato la gioventù della scrittrice alla fine dell’800; fu lei stessa a raccontare di come Nuoro venne chiamata in quegli anni “Atene sarda” per via dell’enorme fermento artistico e culturale che ancora oggi perdura fra le strutture museali, come il MAN e il TRIBU, e le strade del capoluogo barbaricino. Se vorrete conoscere il cuore segreto della città dovrete esplorare “Il Monte”, così i nuoresi chiamano il Monte Ortobene, scenario di numerose leggende: tra la rigogliosa vegetazione, che ospita la fauna locale, potrete godere di vedute mozzafiato e rinfrescarvi all’ombra dei maestosi lecci secolari.